Philip Sidney
(1554 - 1586)
È uno dei rappresentanti più emblematici della cultura rinascimentale inglese elisabettiana, caratterizzata dalla voga italianizzante. Durante un viaggio in Italia, dove ha studiato musica e astronomia, Sidney conosce il Veronese e il Tintoretto.
È autore di una
Apologie for poetrie redatta nel 1580, di una raccolta di sonetti petrarcheschi,
Astrophel and Stella nei quali si avverte una forte influenza neoplatonica e di un romanzo pastorale misto di elementi cavallereschi, l’
Arcadia. Nessuna delle sue opere fu pubblicata mentre era ancora in vita l’autore, morto nei Paesi Bassi nel 1586, durante la guerra di indipendenza contro gli spagnoli.
Nipote di
Robert Dudley, rappresentante del partito puritano a corte, Sidney è fautore di un calvinismo che si può definire politico, abbinato ad un atteggiamento non dogmatico.