Galeazzo Caracciolo, marchese di Vico
(1517 - 1586)
Aristocratico napoletano, imparentato con la stirpe dei Caracciolo e dei Carafa, il marchese Galeazzo entra in contatto con la religione riformata attraverso i circoli valdesiani di Napoli e ne rimane subito attratto. Nel 1551, durante un viaggio verso Augusta, improvvisamente fugge a Ginevra, da
Calvino, lasciando a Napoli il vecchio padre - di cui č il figlio unico - la moglie e i figli piccoli.
A Ginevra svolge un'intensa attivitą: la comunitą degli italiani viene fondata e organizzata da lui; inoltre si distingue per la sua rettezza e fede. Conquista in tal modo la stima di Calvino e della cittą: nel 1551 č il primo dei profughi italiani a ottenere la cittadinanza - «
attendu qu'il est homme honorable et renommé, et prince et excellent en Italie, qui est venu ici pour l'Evangile». Viene eletto nel Consiglio dei Duecento, poi in quello dei Sessanta, le massime cariche che con il suo stato di cittadinanza poteva rivestire.
Aveva mantenuto i contatti con la moglie e i figli fino a che, nel 1558, dopo avere tentato di convincerli a raggiungerlo a Ginevra, non si separano definitivamente. Nel 1560 si risposa a Ginevra con una vedova. Dopo la sua morte la cittą lo onorerą.