Peregrinatio italica
«Io stetti in Noli circa quattro mesi, insegnando la grammatica a’ figliuoli et leggendo la
Sfera a certi gentilhomini. Et doppo me partì de là et andai prima a Savona, dove stetti circa quindeci giorni; et da Savona a Turino, dove non trovando trattenimento a mia satisfattione, venni a Venetia per il Po. Dove stetti un mese et mezzo in Frezzaria a camera locante in casa de uno dell'Arsenale, che non so il nome; et mentre stetti qui, feci stampar un certo libreto intitolato
De' segni de' tempi; et feci stampar quest'opera per mettere insieme un pocco de danari per potermi sustentar; la qual opera feci veder prima al reverendo padre maestro Remigio de Fiorenza. Et partendomi de qui, io andai a Padova, dove trovando alcuni padri dell'ordine de San Domenico mei conoscenti, li quali me persuadettero a ripigliar l'habito, quando bene non havessi voluto tornar alla religione, parendoli che era più conveniente andar con l'habito che senza; et con questo pensiero andai a Bergamo. Et mi feci far una vesta di panno bianco di buon mercato, et sopra essa vi posi il scapulare, che io havevo conservato quando partì da Roma...»