Torino
Un'oasi di pace
Dopo una sosta di appena due settimane a Savona, Bruno si ferma per qualche tempo a Torino, una città - in quel momento - abbastanza felice rispetto agli altri luoghi dell’Italia. Era, infatti, rimasta immune dall’
epidemia della peste e, inoltre, viveva un periodo di relativa tranquillità dal momento che l’accorta politica del principe Emanuele Filiberto, il quale aveva intrecciato rapporti di amicizia col papato, ne faceva un’oasi di pace e serenità: vi fiorivano gli studi e poteva costituire un rifugio per molti esuli. Nello stesso periodo in cui vi giunse Bruno, forse vi aveva trovato asilo anche Torquato Tasso.
Il Nolano, però, non era destinato a trattenervisi a lungo. Con ogni probabilità , la sua sosta era dettata dalla speranza di farne un punto di transito verso la Francia; ma il suo tentativo di fuga attraverso le Alpi fallì ed egli lasciò ben presto la città, diretto a Venezia.
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