Venezia
Una città desolata
Venezia non appare a Bruno, nel 1576, la città splendida e monumentale da tutti ammirata, ma un luogo desolato e semideserto. L’
epidemia di peste, che già aveva devastato la città lagunare nel 1575 (imperversando da agosto a dicembre), nella primavera del 1576 aveva riacquistato la sua virulenza e non doveva lasciare alcuna tregua fino al 5 dicembre dello stesso anno. Metà della popolazione era stata annientata e i morti erano stati circa quarantaduemila.
In quel luogo di desolazione Bruno si trattenne per non più di un mese e mezzo, dimorando “in Frezzaria” a pigione presso qualcuno che aveva lavoro all’Arsenale e di cui non ricorda nemmeno il nome. Forse per guadagnare qualcosa, pubblica un libretto Il
segno dei tempi. Ma poi riparte alla volta di Padova.
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