Situazione politica
Note generali
La città poté svilupparsi liberamente fin dal Medioevo, grazie all'assenza di una dinastia ereditaria e quindi di una struttura feudale. Con l'apertura del passo del Gottardo (fine sec. XIII) diventa un importante nodo commerciale tra il Reno e l'Italia, e vi si costituisce un ricco e potente ceto mercantile. Nel Quattrocento, ottenuta dall'imperatore l'autonomia legislativa, Zurigo governava su un territorio pari alla superficie attuale del cantone omonimo. L'inizio del Cinquecento è dominato dalla riforma protestante di
Zwingli, che introduce profonde innovazioni nella struttura politico-istituzionale della città: vengono soppressi i monasteri e la giurisdizione vescovile, e gli organi di governo sono investiti di funzioni religiose e di controllo morale sui cittadini, compito, questo, specifico della magistratura. Nella lotta tra cantoni protestanti e cantoni rimasti cattolici Zurigo forse sperava di estendere il suo dominio a tutta la Svizzera orientale, ma la sconfitta di Kappel (1531), in cui lo stesso Zwingli perde la vita, vanifica ogni intento di ampliamento territoriale ed espansione confessionale: dopo Kappel il Consiglio cittadino si limiterà sostanzialmente a conservare i territori già acquisiti mentre il successore di Zwingli, Heinrich Bullinger (1504-1575), opererà per consolidare la chiesa riformata.