Il braccio secolare
17 febbraio 1600
Bruno trascorse, dopo la sentenza, ancora otto giorni di vita nel carcere di Tor di Nona, rifiutando i conforti religiosi e ogni tentativo di redenzione che le visite quotidiane di teologi e confortatori gli offrivano.
Il 1600 era, ancora una volta, un anno giubilare. Si dice che almeno tre milioni di pellegrini convenissero a Roma in quella occasione. Forse per non turbare l’apparato festivo, Bruno fu accompagnato al patibolo, il 17 febbraio, sul fare dell’alba.
La trista processione della Compagnia di San Giovanni decollato lo prelevò dalle carceri e lo condusse a Campo de’ Fiori. Qui, denudato e legato a un palo, forse con la lingua “in giova” per impedirgli di proferire verbo, fu arso vivo mentre, secondo le testimonianze, volgeva via lo sguardo da un crocifisso che qualche frate zelante gli aveva mostrato.
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