la vita di giordano bruno
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Enrico Giulio di Brunswick
Enrico Giulio di Brunswick

Hyeronim Besler
Hyeronim Besler


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Bruno a Helmstedt

13 gennaio 1589

Bruno fa il suo ingresso nell'Accademia dei duchi di Braunschweig il 13 gennaio 1589. Il 3 maggio dello stesso anno muore il duca Giulio. Il primo luglio, mentre ancora sono in corso i solenni funerali del fondatore dell'Accademia, Bruno tiene l'Oratio consolatoria, stampata nello stesso anno da Jacobus Lucius. Si tratta, almeno in apparenza, di una decisione del tutto inaspettata: in apertura del suo discorso, il filosofo si scusa di essere intervenuto - lui, un esule straniero e quasi sconosciuto - e conclude ironicamente che i suoi nobili ascoltatori certo si stanno chiedendo: «e questo chi è? che notizie ci porta? che cosa viene a fare?». In ogni caso, Bruno è disposto a correre il rischio di apparire inopportuno, poiché si sente moralmente obbligato a esprimere il suo cordoglio per la morte di Giulio, nel quale individua il modello storico e concreto del principe cristiano auspicato da Erasmo. Non solo, infatti, il duca è stato uno dei pochi sovrani capaci di mantenere la pace religiosa, ma, soprattutto, ha riconosciuto che il sapere è una delle forze per cui si conserva e si accresce lo stato, e dunque ha creato un'istituzione in grado di favorire la crescita culturale, estendendo il suo patrocinio a tutti i meritevoli, oltre le differenze di nazione e religione. Il nuovo duca Enrico Giulio accoglie con favore questo discorso, giudicandolo un omaggio niente affatto «istrionico» o «mercenario». Compensa dunque il filosofo, e, seguendo l'esempio del padre, porta avanti una politica culturale lungimirante che lo rende un vero e proprio duca mecenate.




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