Il sistema delle sfere
Un sistema troppo complesso
Secondo questo modello - che, nelle sue linee generali, era stato elaborato dall'astronomo alessandrino Claudio Tolomeo - esistono otto sfere concentriche che ruotano attorno alla terra portando dentro di sé la Luna, Mercurio, Venere, il Sole, Marte, Giove e Saturno e il cielo delle stelle fisse, che avvolge e delimita l'intero universo.
In seguito fu necessario aggiungere altre due sfere: il nono cielo, responsabile delle variazioni riscontrate nell'orbita delle stelle fisse, e il decimo cielo - o primo mobile - che dà l'impulso al moto diurno. Il nono e il decimo cielo avevano solo il compito di mettere in movimento tutto il sistema e dunque venivano definiti “cieli anastri” cioè “senza stelle”. Questa visione cosmologica si era del resto saldata e intrecciata con la speculazione dei
teologi, creando un sistema che non soltanto spiegava in modo abbastanza efficace i dati riscontrati dagli astronomi ma, soprattutto, sembrava confermare perfettamente il racconto della creazione quale era narrato nel libro della
Genesi. Questa complessa visione dell'universo restò bel salda nella cultura europea fino all'età di
Copernico, per quanto, fin dall'inizio, apparve chiaro che la teoria elaborata da Aristotele e successivamente perfezionata da Tolomeo e dagli astronomi arabi presentava numerosi punti deboli.
I principali limiti di questa visione erano rappresentati dalle variazioni nelle orbite apparenti dei pianeti e dal fenomeno delle comete. Per dar conto di questi fenomeni gli studiosi di astronomia erano stati costretti ad aumentare a dismisura il numero delle sfere, creando un sistema estremamente macchinoso, soprattutto perché in questa straordinaria quantità di sfere cristalline le orbite finivano necessariamente per intersecarsi: si apriva così il problema di spiegare come fosse possibile che due o più corpi sferici dotati di consistenza reale potessero compenetrarsi reciprocamente. Fu questa una delle critiche più severe avanzate contro il modello geocentrico tradizionale: non a caso, uno degli elementi a favore dell'eliocentrismo era costituito proprio dalla maggiore semplicità e armonia del modello copernicano.
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