La logica fantastica
Il metodo bruniano
Invece di esporre norme rigide e farraginose, Bruno innesta la sua mnemotecnica sulla vitalità e la potenza della fantasia, che è in grado di creare sistemi di immagini estremamente suggestivi e raffinati, in grado di offrire un sopporto quanto mai agevole alle nozioni da immagazzinare nella memoria.
Muovendo da questo presupposto, il filosofo propone di utilizzare come “base” dell'attività mnemonica una scansione di figure e di eventi ben nota, quale può essere una poesia: il lettore potrà poi divertirsi ad associare a ciascun verso una delle parti del testo da memorizzare, basandosi sulla associazione o anche sulla contrapposizione. In seguito, ripercorrendo mentalmente le scansioni della poesia, torneranno alla memoria anche le varie parti dell'argomentazione da ricordare.
Con questo metodo, nella
Lampas triginta statuarum Bruno utilizza la storia ovidiana degli amori Teti e Peleo e della nascita di Achille per immagazzinare nella memoria, in modo semplice e immediato, le dottrine aristoteliche sul concetto di “causa materiale”.
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