La svolta del 1588
Intellettuali in fuga
La fazione che sosteneva Bruno venne duramente ostacolata dalla politica filocalvinista del nuovo duca. Molti dei professori di teologia e filosofia che Bruno aveva avuto modo di lodare per la loro tolleranza intellettuale e religiosa vennero rimossi in seguito alle nuove direttive di
Cristiano I.
Polycarp Leyser, professore di teologia, abbandonò Wittenberg nel 1587, con ogni probabilità a causa della svolta nella politica religiosa imposta da Cristiano I, e accettò un incarico di predicatore a Brunswick.
Il professore di teologia Johann Matthaeus venne destituito dal suo incarico il 2 settembre 1588 «per cause a noi ignote» - come si legge nell'albo - ma quasi sicuramente perché era rimasto fedele alla vecchia linea politica, e morì pochi mesi dopo.
Il professore di Giurisprudenza Pietro Weisembach conservò invece la sua carica perché - dopo la destituzione di Matthaeus, si uniformò tempestivamente alle nuove direttive.
Andrea Jodocus, professore di teologia, fu costretto a rassegnare le dimissioni che il nuovo duca accettò ben volentieri, consigliandogli anzi di cercare un nuovo impiego altrove, perché nell'Accademia non ci sarebbe stato più bisogno dei suoi servizi.
A Johann Maior, professore di poetica e poeta, colpevole di non aver inserito Virgilio nei suoi corsi, fu intimato formalmente di attenersi in modo rigoroso al programma ufficiale. In questo clima, Bruno matura la propria decisione di abbandonare Wittenberg e recarsi a
Praga.