Le leges dell'università

Tolleranza e intolleranza

Le Leges emanate da Cristiano I nel 1588, in seguito all'ispezione dell'Accademia condotta dai suoi consiglieri, intendevano restaurare nella sua purezza originaria il sistema educativo teorizzato da Melantone. Erano percorse da continui appelli alla necessità di mantenere la pace religiosa e la concordia all'interno della struttura universitaria, evitando tutte le controversie religiose. E tuttavia, a chi avesse letto questo documento, non sarebbe sfuggito l'intento perseguito dal nuovo duca, che, del resto, agiva in pieno accordo con suo cugino Giovanni Casimiro del Palatinato, ardente sostenitore della causa calvinista. Questi, grazie al suo cancelliere Nikolaus Krell, era riuscito a estendere la sua politica filocalvinista anche sulla Sassonia, ed era persuaso che la riforma del metodo di studi melantoniana fosse propedeutica all'introduzione del calvinismo. Per questo motivo, dunque, le nuove leggi dell'università portarono a esercitare un controllo più severo sull'attività dei professori e degli stampatori, che erano stati accusati dagli ispettori di aver abusato della tolleranza dimostrata fino ad allora dalla struttura universitaria pubblicando libri nocivi.