Bruno magister artium
Aristotelismo e mnemotecnica
Così Bruno racconta al tribunale veneto le sue vicissitudini biografiche dopo l’abbandono della Svizzera, causato dall’
episodio di intolleranza subito: «andai a Tolosa dove è un Studio famoso; et havendo fatto prattica de persone intelligente, fui invitato a legger a diversi scholari la
Sfera».
Nello studio tolosano risulta vacante il posto di lettore ordinario di filosofia, e Bruno, conseguito il titolo di
magister artium, ottiene il posto per concorso. Qui legge per due anni il
De Anima di Aristotele, facendo riferimento non solo al testo dello Stagirita, ma anche ai commenti di Alessandro d’Afrodisia, di Averroé e di Tommaso. Dalla
prefazione al De lampade combinatoria si deduce inoltre che l’insegnamento di Bruno a Tolosa include anche lezioni di fisica, di matematica e di argomenti lulliani.
Infine all’epoca del soggiorno tolosano va anche assegnata la composizione di un trattato mnemotecnico inedito e smarrito: la
Clavis Magna, citata dall’autore in due opere posteriori e forse in parte inserita nel
Sigillus sigillorum.
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