Lettere de umanità
Il programma di studi
Bruno giunse a Napoli nel 1562, quando già aveva già iniziato i suoi primi studi, forse alla scuola di Bartolo di Aloia delle Castelle, il quale, dal 1542, tenne a Nola un “Ginnasio” presso il palazzo dei Severino. L’istituto privato dell’Aloia era strutturato sul modello della scuola napoletana di S. Pietro in Vincoli, fondata nel 1536 da Lucio Giovanni Scoppa. Sia nel suo paese natale che, poi nei primi anni del soggiorno napoletano, Bruno dovette seguire il programma di studi e di letture delineato dal grammatico napoletano.
Delle letture fatte in quegli anni restano le labili tracce che si possono cogliere in filigrana nei testi composti successivamente dal Nolano, primo fra tutti il
Candelaio. Nella commedia parigina la critica mordace contro i vani studi dei pedanti si intreccia, infatti, con una serie di citazioni ironiche dei
manuali di grammatica e di retorica largamente circolanti fra gli studiosi del tempo. Si tratta, come traspare dalla precisione dei richiami, di opere e autori che Bruno mostra di padroneggiare e conoscere a fondo.
Ancora nel
De triplici minimo et mensura si leva alta la critica al «diluvio che imperversò nel nostro secolo, dei più arroganti e presuntuosi grammatici, i quali ridussero il sapere a una confusione estrema».