Manuali di grammatica
L'espressione di intellettuali boriosi
Nel
Candelaio Bruno cita ironicamente una serie di testi di grammatica: quelli che, con ogni probabilità, lui stesso aveva letto e studiato. Ricorda, in particolare i manuali di Jean Despautères, di Luigi Antonio Sompano, di Sergio Sarmento Solano e di Lucio Giovanni Scoppa.
Proprio quest’ultimo, nel suo programma di studi aveva ammonito: «Soprattutto che gli scolari imparino alla mente […] le
Epitomi mie, e che questi sappiano alla mente le regule mie grande, e che bene studino vocabuli con proverbi o latinetti del mio
Spicilegio».
Sull’argomento, però, il Nolano si esprimerà più e più volte in modo netto e senza sfumature. Nel
De la causa, ragionando dei maestri di grammatica, si troverà, infatti, ad affermare: «solo lui è felice, lui solo vive vita celeste quando contempla la sua divinità nel speccio d’un
Spicilegio, d’un
Dizionario, un
Calepino, un
Lessico, una
Cornucopia, un
Nizzolio. […] Cossì borioso smontando da la sua catedra, come colui ch’ha disposti i cieli, regolati i senati, domati eserciti, riformati i mondi».