la vita di giordano bruno
linea personaggi
Giovan Battista Della Porta
Giovan Battista Della Porta

Bernardino Telesio
Bernardino Telesio


mappa
Veduta di Napoli
linea
filino

La struttura sociale

Dominio della nobiltà feudale

Anche se, come la Lombardia, il regno di Napoli era sotto la dominazione spagnola, sul piano sociale una grande differenza caratterizzava i due territori. A Nord prevaleva un’aristocrazia patrizia, che non sdegnava attività e commerci. Nel Napoletano, invece, la nobiltà era quasi tutta feudale: composta da principi, duchi, conti, baroni e semplici feudatari che avevano in mano in modo pressoché esclusivo la ricchezza immobiliare. Questi nobili erano notoriamente prodighi, prepotenti, per lo più in conflitto con i re nazionali angioini e aragonesi.
Un po’ al di sotto c’era la nobiltà cittadina, sorta di patriziato organizzato in “Seggi” o “Porte” e particolarmente potente a Napoli, dove anche le famiglie aristocratiche di tradizione feudale chiedevano l’iscrizione nei Sedili o Seggi.
Il popolo comprendeva, invece, ricchi mercanti e proprietari esclusi dalla nobiltà. Infine, in una condizione di soggezione sociale, se non giuridica, erano le classi infime della popolazione nelle città e i coltivatori dei campi, povera gente in balia delle prepotenze dei ricchi.
Un ceto a parte era costituito dai forensi: grandi giuristi, avvocati valorosi, modesti azzeccagarbugli vivevano attorno ai tribunali, alla ricerca di cause che li arricchissero, favoriti dalla grande confusione esistente in campo legislativo. Convivevano infatti, sovrapponendosi e dando appiglio a lunghe serie di controversie, svariati tipi di legislazione: quella romana, la feudale, la canonica e un numero non meno indifferente di costituzioni normanne e sveve, di capitoli angioini e di prammatiche aragonesi.





1


filino