Nelle prigioni del Santo Uffizio
26 maggio 1592
Il carcere in cui Bruno viene rinchiuso è quello di s. Domenico di Castello. Durante i primi tre giorni, il Nolano non avrà contatti con i giudici, intenti ad ascoltare i
testimoni e a istruire il processo, sulla base delle due lettere di accusa di Mocenigo e, appunto, delle testimonianze.
Il
collegio giudicante può così stilare la serie delle
imputazioni e il 26 maggio 1592 convoca Bruno, il quale, per la prima volta, compare davanti ai giudici «pronto a dar conto» di sé.
Il processo veneziano contro Bruno conosce
diverse fasi e la difesa del Bruno appare estremamente articolata. Dopo due mesi, il processo può dirsi concluso e gli
atti vengono mandati a Roma da dove immediatamente parte la richiesta di estradizione.