Le istituzioni

Iniziative volte a migliorare la pratica di governo

Le origini delle istituzioni fondamentali del governo della Francia vanno ricercate nei personaggi che attorniavano già il monarca medievale, nei suoi congiunti e negli amministratori principali dei suoi beni (ossia nei membri della sua corte), che lo consigliavano negli affari politici e si curavano di tutto quanto riguardasse la gestione della sua “casa” e dei suoi doveri religiosi. Tuttavia, con l’ampliamento territoriale del regno e con l’estensione del governo regio, la macchina amministrativa della monarchia si era fatta ormai da molto tempo più sistematica e più complessa. Per di più il paese era diviso in feudi territoriali, che moltiplicavano gli amministratori, gli appaltatori, i tribunali, le autorità. Per questi motivi la Francia fu da sempre poco adatta a essere governata uniformemente da un unico centro con mezzi burocratici.
Nel XVI secolo, perciò, anche gli ammiratori del governo monarchico francese non mancano di denunciare gli abusi, le ingiustizie, le violenze che affliggono l’amministrazione, e che provocano non poche tensioni sociali. Vanno ricordati, dunque, i numerosi tentativi politici di migliorare la pratica di governo che, toccando ogni ambito e ogni livello di governo, comprendono sia alcune modifiche nel Consiglio reale che l’emergere al centro di nuovi funzionari, i sécretaires d’état, e di provvedimenti di riforma nell’amministrazione militare, fiscale e giudiziaria del regno. Non va comunque dimenticato che, a fianco dello stato, per tutto il ‘500 la Chiesa continuerà ad essere una delle istituzioni più importanti ed influenti nella vita politica del paese.

Abito del re