Primo soggiorno a Parigi
1581-1583
Bruno soggiorna una prima volta a Parigi dall’estate del 1581 alla primavera del 1583. Qui, con lo scopo di rendersi noto negli ambienti politici e accademici, egli tiene per prima cosa «
una lettion straordinaria» sugli attributi divini. Pur non potendo accettare, per la sua condizione di apostata e scomunicato, un incarico di lettore ordinario, Bruno consegue presto, grazie alle sue conoscenze e capacità mnemotecniche, una notevole rinomanza presso il re
Enrico III, che lo nomina «lettor straordinario e provisionato». In tal modo, coronando un antico sogno di prestigio accademico, Bruno entra a far parte, sia pure in forma straordinaria o temporanea, del gruppo dei
lecteurs royaux, rappresentanti di una cultura laica e contrapposta ai rigori e ai formalismi della
Sorbona. Ed è proprio al re di Francia che egli dedica nel 1582 la sua prima grande opera, il
De umbris idearum. Sempre al 1582 risale la pubblicazione del
Cantus Circaeus, del
De compendiosa architectura et complemento artis Lullii e del
Candelaio.
1