La corte
L'influenza di Caterina de' Medici
Alla corte reale di Francia vi sono due
partiti contrapposti, destinati a scontrarsi in un conflitto politico-religioso: da una parte il gruppo rigorosamente cattolico dei principi della casa di Lorena-Guisa, che dispone di ingenti forze militari nella Francia orientale ed ha nel cardinale Carlo di Lorena un capo dalla spiccata personalità; dall’altra, il gruppo dei “principi del sangue”, della Casa di Borbone, un ramo collaterale dei Valois. Per quanto singolare possa apparire il nazionalismo feudale con cui i Borbone e i loro seguaci cercano di screditare i Lorenesi come stranieri, altrettanto evidente è la tendenza di questa fazione della nobiltà al protestantesimo. Nonostante le incertezze della situazione generale e l’alternarsi di costellazioni personali a corte, i Guisa sapranno sempre tenere in pugno la direzione politica della Francia. Nel trentennio compreso fra la morte di Enrico II e l’inizio del regno di
Enrico IV (1559-1589), durante le guerre civili, essi rappresentano la più valida e anche la più coerente potenza politica nella Francia dilaniata dalle fazioni opposte. Inoltre la popolazione di Parigi riconosce la loro guida politica; per di più, due istituzioni di alto prestigio, il Parlamento e la
Sorbona, appoggiano la loro linea politica. Naturalmente fra i personaggi che più influenzano la vita di corte, dunque la sua cultura, a Parigi, vanno annoverati
Caterina de’ Medici prima, ed
Enrico III poi.
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