Giudizio di Bruno su Elisabetta
Entusiasmo e stima
Bruno manifesta nella
Cena a chiare parole i suoi entusiasmo e stima per la sovrana:
«Non hai qua materia di parlar di quel nume de la terra, di quella singolare e rarissima Dama, che da questo freddo cielo, vicino a l’artico parallelo, a tutto il terrestre globo rende sì chiaro lume:
Elizabetta dico, che per titolo e dignità regia non è inferiore a qualsivoglia re, che sii nel mondo; per il giudizìcio, saggezza, conseglio e governo, non è facilmente seconda ad altro, che porti scettro in terra: ne la cognizione de le arti, notizia de le scienze, intelligenza e prattica de tutte le lingue, che da persone popolari e dotte possono in Europa parlarsi, lascio al mondo tutto giudicare qual grado lei tenga tra tutti gli altri principi… Non hai materia di parlar di tanto maturo, discreto e provido conseglio, con il quale quell’animo eroico, già vinticinque anni e più, col cenno de gli occhi suoi, nel centro de le borasche d’un mare d’adversità, ha fatto trionfar la pace e la quiete, mantenutasi salda in tanto gagliardi flutti e tumide onde di sì varie tempeste; con le quali a tutta possa gli ha fatto impeto quest’orgoglioso e pazzo Oceano, che da tutti contorni la circonda».
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