Bruno a Oxford
L'insolenza oxoniense
Bruno si reca ad Oxford due volte: una prima volta nel giugno 1583 al seguito del conte polacco Laski e nel successivo agosto per tenere un corso di lezioni.
In entrambe le occasioni la visita si conclude con polemiche e discussioni accese, tanto che Bruno non si dimenticherà della insolenza degli oxoniensi. Infatti, nel
De lampade combinatoria lulliana, pubblicata a Wittenberg nel 1587, nella prefazione,
Bruno loda l’accoglienza calorosa che ha ottenuto nell’Atene tedesca, paragonandola allo scalpore con cui le sue dottrine sono state invece ascoltate a Tolosa, Parigi ed Oxford. I dottori tedeschi non hanno «storto il naso, né affilato le zanne, né gonfiato le bocche, né schiamazzato dai pulpiti» come invece fecero gli insolenti colleghi francesi ed oxoniensi.
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