L'università
Cultura di corte e cultura accademica
L’origine della vita universitaria di Oxford risale al 1163, quando docenti e studenti inglesi, espulsi dall’
università di Parigi si insediano a Oxford. Nel secolo successivo vengono realizzati i primi grandi complessi universitari di University College (1249), Balliol College (1263), Merton College (1264).
Il
college è organizzato attorno a un’ampia corte quadrata (
quad) su cui si affacciano gli spazi collettivi (cappella, biblioteca, giardino). La più vasta di tali corti è il Tom Quad (portale di sir Christopher Wren) attorno cui si sviluppa il complesso universitario di Christ Church.
Nel ‘500 si assiste a un progressivo rafforzarsi del controllo che sull’università esercitano le autorità civili, fino a che sotto
Edoardo e
Maria due commissioni regie iniziano una completa revisione del sistema di studi. In Inghilterra l’influenza della corona porta con sé non pochi vantaggi: il re difende lo studio del greco contro i conservatori, istituisce nuove cattedre nelle arti liberali.
Quando Bruno giunge ad Oxford Cancelliere in carica è
Robert Dudley che ricopre l’incarico dal 1564. Vicecancelliere dal 12 luglio 1582 al 11 luglio 1583 è stato Robert Hoveden, dal 12 luglio 1583 al 15 luglio 1584 Thomas Thornton.
All’epoca del soggiorno di Bruno Oxford è una piazzaforte dell’aristotelismo.
Così parla Bruno dell’Università di Oxford nella
Causa, distinguendo fra gloriosi tempi passati e decadenza attuale:
«Non gli toglio però quanto da principio sia stata bene instituita, gli begli ordini di studii, la gravità di ceremonie, la disposizione degli esercizii, decoro degli abiti e altre molte circostanze che fanno alla necessità e ornamento di una academia; onde, senza dubio alcuno, non è chi non debba confessarla prima in tutta l’Europa e per conseguenza in tutto il mondo. E non niego che, quanto alla gentilezza di spirti e acutezza de ingegni, gli quali naturalmente l’una e l’altra parte de la Brittannia produce, sia simile e possa esser equale a quelle tutte che son veramente eccellentissime. Né meno è persa la memoria di quel, che, prima che le lettere speculative si ritrovassero nell’altre parti de l’Europa, fiorirno in questo loco; e da que’ suoi principi de la metafisica, quantunque barbari di lingua e cucullati di professione, è stato il splendor d’una nobilissima e rara parte di filosofia (la quale a’ tempi nostri è quasi estinta) diffuso a tutte l’altre academie de le non barbare provinze».
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