Testimonianza al processo
I rami della croce
«Ho ben detto che la croce non havea quattro rami eguali secondo l’uso che si pinge, et è usurpato il sacro carattere di quella, perché altrimente si pratticava ne la punitione de rei anticamente, e che ne la croce di Christo il quarto ramo fu posticcio, cioè il superiore palo per commodità di affigervi il titolo; e confessando che il carattere della croce ha virtù della morte di Nostro Signore, in quella ho detto quello che mi pare haver letto in
Marsilio Ficino, che la virtù e riverenza di quel carattere è molto più antica che non è il tempo dell’incarnatione di Nostro Signore e ch’è stata riconosciuta dal tempo che fioriva la religione degl’Egittii circa i tempi di Moise, e che quel segno era affisso nel petto di Serapide, et allora li pianeti et influssi di essi hanno più efficacia oltre il principio, e fondamento quando sono nel principio de’ segni cardinali, cioè dove i coluri intersecano l’eclitica o il zodiaco per linea retta, onde da dui circoli in questo modo intersecanti viene prodotta la forma di tale carattere, li quattro segni cardinali sono li due equinottiali e li dui solstitiali, circa li quali la morte, natività et incarnatione di Nostro Signore sempre fu intesa essere e fu celebrata».