la vita di giordano bruno
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Elisabetta I
Elisabetta I

Nicolò Copernico
Copernico


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Londra
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Dicevano di lui

Un'eco estesa

Henry Cobham: missiva a sir Francis Walsingham: «Intende venire in Inghilterra il dottor Giordano Bruno, Nolano, professore di filosofia, la cui religione io non posso approvare» (1583).
 
Alberico Gentili: «Abbiamo ascoltato opinioni tanto fasulle, assurde e vane di molti uomini importanti, come ad esempio che il Cielo è una pietra, che il Sole misura due piedi, che sulla Luna ci sono città e monti; che la Terra si muove, che gli altri corpi stanno fermi, che la neve è nera e molte altre sciocchezze simili» (1583).
 
Richard Hooker: «Nel frattempo ti invio il libro di un Giordano Bruno inglese (cioè H. Broughton), il cui valore è di ben due denari».
 
N. W.: «Noi non possiamo dimenticare quello che il Nolano (questo uomo di infiniti meriti fra altre bizzarre fantasticherie) giustamente notò per avventura nelle nostre scuole, cioè che grazie alle traduzioni tutte le scienze godono della loro diffusione, e a mio giudizio questo è vero» (1585).
 
John Florio: «Il mio vecchio amico Nolano mi disse ed insegnò pubblicamente che dalle traduzioni tutte le scienze hanno la loro diffusione» (1603).
 
Gabriel Harvey: «Giordano Neopolitano, sostenendo ad Oxford una disputa con il dottor Underhill, sia negli argomenti teologici che in quelli filosofici faceva sempre riferimento alla Topica e agli Assiomi di Aristotele; e pertanto su qualunque argomento discettava con grande disinvoltura».
 
Ma l’eco del soggiorno inglese del Nolano è estesa: circola in tutta Europa la notizia delle imprese del filosofo in terra inglese.








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